Profili professionali più ricercati nel Mercato del Lavoro
Un recente report condotto dal Centro Studi di “Distretto Italia”, il progetto del Consorzio ELIS con la partecipazione di 29 grandi aziende evidenzia come il fabbisogno di personale ammonti a più di diecimila risorse da inserire nel mercato del lavoro, dopo adeguata formazione. Sono diversi, in particolare, i profili professionali che dovrebbero colmare il fabbisogno: si va dalla metalmeccanica specializzata fino alle costruzioni, ma anche nel comparto delle telecomunicazioni e delle utilities legate alla produzione di energia.
Scendendo ad un maggior livello di dettaglio, nel settore delle Costruzioni il profilo maggiormente richiesto è quello del responsabile di cantiere. Nel campo delle energy e utilities circa l’80% dei profili professionali ricercati dalle aziende riguarda i tecnici operativi e gli operatori referenti di linea. I dati risultano in linea con l’espansione che ha interessato questi settori negli ultimi periodi, grazie alle politiche di sgravio fiscale messe in campo dal legislatore, per quanto riguarda l’edilizia e la rinnovata sensibilità verso le tematiche dell’ecologia, e agli sconvolgimenti sul piano internazionale per quanto riguarda l’energia. Nel comparto della Produzione petrolifera, petrolchimica, power e ambientale la domanda nasce direttamente dalle aziende mappate e interessa soprattutto il Nord Italia.
Per meccanica, elettronica, meccatronica e metallurgia il 70% delle posizioni aperte interessa l’indotto, con richieste registrate principalmente nel Nord Italia. Più della metà dei profili ricercati in questi settori riguarda i tecnici programmatori software e i consulenti nel settore dell’ICT, confermando anche in questo caso il trend positivo attraversato dal comparto informatico sulla spinta degli interventi legati alla transizione digitale.
Nel settore dei trasporti la domanda dei profili di conducente-autista interessa principalmente l’indotto, mentre nel comparto Sales/Retail la maggior parte dei profili professionali richiesti sono relativi alle figure professionali di addetto alle vendite. Anche per quanto riguarda la Logistica, la domanda maggiore si registra nelle regioni del Centro-Nord, con oltre il 75% delle posizioni aperte.
In sintesi, secondo lo studio sopra citato, a mancare sono soprattutto posatori e giuntisti di fibra ottica, responsabili di cantiere, tecnici e programmatori software e impiantisti elettrici. Sono oltre 5mila le posizioni che richiedono di essere occupate nelle 12 grandi aziende che hanno partecipato alla prima analisi di fabbisogno. Altre 4.800 posizioni vacanti si registrano nell’indotto.
Sono undici le aziende fondatrici di “Distretto Italia”, e cioè: Autostrade per l’Italia, BNL BNP Paribas, Cdp, Enel, Eni, Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo FNM e Trenord, Bain & Company, Open Fiber e Poste Italiane. In totale, le 29 aziende che hanno aderito al progetto, contano circa 400mila dipendenti sul territorio italiano.
Dal punto di vista della distribuzione geografica nel nostro Paese, il report racconta come il maggior fabbisogno delle aziende mappate è nel nord del Paese (31%), a seguire le Isole (12%), il Centro (6%) e il Sud (4%). Il 47%, invece, è la domanda di fabbisogno proveniente dall’indotto in tutto il territorio nazionale.
Per assecondare il fabbisogno di risorse professionali in questi settori, Distretto Italia punta in particolare su tre linee di intervento. La prima è la “Scuola dei Mestieri”: secondo questo progetto, Elis dovrà raccogliere entro l’anno in corso i bisogni occupazionali delle singole aziende, per avviare all’inizio del 2023 i primi corsi e master post-diploma, che andranno realizzati d’intesa con le aziende e in collaborazione con una rete di scuole su tutto il territorio nazionale. A questa iniziativa, di pari passo, sono previsti programmi di orientamento realizzati in collaborazione con università, aziende e scuole dei territori; e ancora campagne di informazioni pensate per famiglie e studenti.
Consulmarc Sviluppo con i propri servizi provvede con i suoi servizi ad affiancare le aziende nel provvedere a ridurre il gap rispetto al fabbisogno professionale, favorendo l’occupazione e individuando le figure professionali più adatte.