PNRR e profili professionali – transizione green e fonti rinnovabili
La missione “rivoluzione verde e transizione ecologica” all’interno del PNRR è quella che destina maggiori risorse per la realizzazione della transizione green (46 miliardi di euro), e – essendo anche la missione con maggiori risorse nel complesso (oltre 59 miliardi) – è quella che potrebbe determinare la più ampia quota dell’occupazione generata dal PNRR, che si attesterebbe attorno al 30% sul totale.
In questa missione sono comprese le misure per la ristrutturazione di edifici, prevedendo allo stesso tempo investimenti diretti per migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. Nel settore dell’edilizia saranno, quindi, necessari architetti e progettisti di manufatti edilizi con competenze in materia di sostenibilità. Non potranno mancare gli elettricisti specializzati e gli installatori di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale, che però già nel 2022 risultano dalle indagini Excelsior difficili da reperire in oltre il 60% dei casi.
Sono previsti interventi per favorire la produzione di idrogeno pulito in linea con le iniziative faro Power Up e Refuel and Recharge, nonché per aumentare la quota di fonti rinnovabili nei trasporti e nel riscaldamento, in particolare attraverso lo sviluppo del biometano. Nell’ambito delle azioni per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, potrà emergere la richiesta di figure quali il tecnico di impianti di biogas e biometano, il progettista di impianti di idrogeno, il designer di sistemi fotovoltaici, il tecnico delle turbine eoliche, per cui si rischia un inasprimento della difficoltà di reperimento (rilevata nel 2022 nel 77% delle ricerche di tecnici del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili).
In particolare, per il potenziamento delle smart grid – un’azione che ha un impatto sia sulla transizione green che su quella digitale dal momento che si tratta di infrastrutture digitali che abilitano la decarbonizzazione del settore energetico e l’elettrificazione dei consumi favorendo l’utilizzo delle fonti rinnovabili – dovranno essere formati specialisti competenti sia sulle energie rinnovabili che sulle reti digitali.
Per la diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili (cioè associazioni di enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati che scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione) sarà strategica la figura del “facilitatore di comunità energetica” per sostenere lo sviluppo delle comunità energetiche favorendo l’attivazione di governance ai vari livelli organizzativi già presenti in una comunità o favorendo in tal senso, la nascita di nuove parti attive.
Il PNRR dedica una particolare attenzione all’economia circolare e alla gestione dei rifiuti, per cui potrà crescere la richiesta, soprattutto nella manifattura, di esperti del ciclo di vita dei prodotti e della valutazione della sostenibilità dei processi, e di tecnici ambientali per la gestione dei rifiuti; altra area di interesse è rappresentata dal campo della mobilità sostenibile e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra generate dai trasporti, nel quale cresceranno le opportunità per mobility manager, energy specialist, consulenti della sostenibilità, specialisti nella pianificazione dei trasporti e nello sviluppo della mobilità intermodale.
Saranno, inoltre, necessarie una varietà di professioni, dall’ingegnere per i materiali innovativi a quelli energetici, fino all’ecosystem manager, che aiuta imprese ed enti pubblici ad individuare le politiche ambientali adatte.
A metà tra il tema ambientale e quello dell’inclusione si inserisce anche l’esperto in gestione ambientale e recupero del territorio, nelle situazioni di costruzione di nuovi edifici efficienti sotto il profilo energetico per i progetti di inclusione sociale e interventi per rigenerazione urbana finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione dei territori.
Per quanto riguarda in generale le attività più trasversali volte a ridurre i divari territoriali, potrà emergere la richiesta di attivatori di comunità (creano e sperimentano nuovi modelli di inclusione), fundraiser di comunità (esperti nella raccolta fondi per progetti di comunità), community maker (figure con un ruolo di connettore sociale, di mediatore di comunità, di animatore delle risorse territoriali).
Infine, i fondi della missione salute che saranno destinati alla realizzazione di 1.350 Case della Comunità, 400 ospedali di comunità e oltre 600 centrali operative territoriali secondo standard di efficientamento energetico, potranno trainare la richiesta consulenti energetici e architetti ambientali nelle costruzioni.
Consulmarc Sviluppo conosce a fondo questo tipo di attività, essendo attiva con il settore Finanziamenti nel supportare le aziende negli investimenti in efficientamento energetico e nella ricerca di forma di finanziamento, tra cui le possibili opportunità offerte dallo stesso PNRR; d’altro lato si trova in linea con l’emergere continuo di profili tecnici e specializzati ricercando e selezionando le figure professionali di cui le aziende necessitano e che permettono a queste ultime di crescere e rimanere competitive.